A Jacopo
Oggi è il giorno più triste che questa scuola abbia mai vissuto. Il silenzio che ci avvolge e stordisce e la tristezza evidente negli occhi di tutti esprimono più di ogni possibile parola il dolore immenso che tutta la nostra comunità sta vivendo per la tragica fine di Jacopo.
Tutti viviamo un sentimento di smarrimento e di impotenza di fronte ad un destino così tragico, ma anche un senso di colpa, più o meno velato, per non aver saputo intercettare e supportare una fragilità e un disagio, evidentemente nascosti, ma che hanno consumato un giovane adolescente fino a portarlo al gesto estremo.
In questo momento quello che possiamo e dobbiamo fare è stringerci intorno alla famiglia ed esprimere loro la nostra vicinanza come comunità scolastica di cui Jacopo faceva parte e di cui continuerà a far parte nei pensieri e nei cuori di tutti.
Nello stesso tempo quello che la tragedia di questo nostro ragazzo ci deve necessariamente insegnare è ad attribuire alle cose il giusto senso e il giusto valore, a guardarci di più negli occhi, ad interessarci a coloro che ci circondano come vorremmo che si interessassero a noi quando ne sentiamo il bisogno, a imparare a cogliere i segni di quelle richieste di aiuto, ascolto, supporto, spesso non dette a parole, nel rispetto dei
ruoli, delle competenze e delle regole, ma sviluppando e alimentando il senso di comunità che deve caratterizzare un ambiente educativo come la scuola, nella speranza di trasferirlo anche all’esterno.
Lo dobbiamo a Jacopo, a tutti i nostri ragazzi, a tutti noi
Ciao Jacopo